Molti bambini quando iniziano a camminare presentano un ginocchio varo.
Successivamente passano ad una fase in cui le ginocchia si presentano valghe.
In Finlandia (Salenius & Vankka 1975 JBJS 57 A – 259-261) venne effettuato uno studio significativo su un numero elevato di bambini dalla nascita all’età di 13 anni.
È uno studio che non sarà più riproducibile in quanto non è eticamente giustificabile sottoporre i bambini all’ esposizione radiografica solo per scopi documentativi.
Gli Autori riscontrarono che prima dell’ anno di età le gambe sono vare, successivamente diventano valghe tra i 18 mesi e i 3 anni.
Il valgismo può essere anche grave ma diminuisce a 5°/ 6° dall’ età di 6-7 anni. (Tab. 1)
Tabella 1 di Salenius e Vankka Journal Bone & Joint Surgery 1975, che dimostra come da un ginocchio varo la popolazione passa ad avere un ginocchio valgo per poi gradualmente normalizzarsi
Per ogni 100 bambini con una alterazione dell’asse degli arti solo 1 o 2 hanno una patologia che necessiterà di trattamento.
Il resto sono varianti della normalità.
Il dilemma per l’ ortopedico è distinguere tra le angolazioni fisiologiche e quelle patologiche.
Un numero esiguo di adolescenti si presentano con deformità di recente origine e la loro storia clinica non è chiara.
La ragione che determina il valgismo tra i 3 e i 6 anni non è ben determinata.
Fig 1 Rx arti inferiori in ortostatismo: a destra ginocchio valgo a sinistra ginocchio in asse
Ci possono essere varie forme di Valgismo:
Dovuto alla deformità prossimale della tibia
In altri casi è più apparente che reale: se il bimbo viene disteso sul lettino il valgismo scompare.
Bisogna considerare vari fattori come la Storia familiare, l’Esame obiettivo e le radiografie quando necessarie
Quando le radiografie sono normali il concetto che dovrebbe passare è che la situazione dovrebbe migliorare spontaneamente. Ma non sempre è così.
L’ intervento chirurgico è l’ emiepifisiodesi (blocco temporaneo di una parte della fisi che la zona dell’ osso deputata alla crescita) che è utile in casi selezionati.
In passato sono state proposte varie tecniche chirurgiche ma da qualche anno grazie agli studi condotti dal professor Stevens negli USA è stato introdotto un metodo che permette di correggere la deformità in un’ età più precoce rispetto al passato con un sistema costituito da una placca e due viti che consente di sfruttare il potenziale di crescita.
Fig. 2
Rallentando la crescita dal lato in cui la placca viene posizionata avviene una progressiva correzione della deformità. Una volta raggiunto il corretto asse la placca e le viti vanno rimosse altrimenti si andrebbe incontro allo sviluppo della deformità opposta a quella di partenza.
Le indicazioni e i vantaggi sono rappresentati da poter operare in:
Tutte le età (19 mesi ai 17 anni)
Tutti i pesi (12 ai 183 Kg)
Tutte le fisi
Minimo 6-12 mesi mancanti alla fine crescita
Ogni deformità incluse quelle dovute a malattie metaboliche
Correzione su tutti i piani frontale sagittale e oblique
Ottima cosmesi dato che si esegue una mini incisione
Le controindicazioni sono date da
Maturità scheletrica (fisi chiuse)
Deformità fisiologica
I vantaggi della tecnica consistono nel fatto che non vi è la necessità di avere immobilizzazione, il carico è libero ed immediato, il recupero funzionale è veloce, l’ intervento chirurgico è rapido con basso rischio operatorio.
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